LA STORIA DEL PROSECCO
Le prime tracce del vino
Prosecco risalgono al ‘600 quando le uve del
vitigno a bacca bianca Glera venivano coltivate nell’omonimo comune di Prosecco, in provincia di Trieste. Con il passare dei secoli l’uva Glera si è poi diffusa in buona parte del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia ed ha trovato il proprio territorio d’elezione tra le colline comprese tra
Conegliano e
Valdobbiadene, in provincia di Treviso. Il boom vero e proprio del vino Prosecco è iniziato negli anni ’90 del secolo scorso ed è stato accompagnato da un costante miglioramento della qualità del lavoro in vigna ed in cantina, che ha portato al riconoscimento della DOC Prosecco e di diverse DOCG. Inoltre, il processo di valorizzazione del Prosecco e delle sue terre portato avanti dal
Consorzio del Prosecco ha fatto sì che nel 2019 le Colline del
Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene siano state riconosciute come Patrimonio dell'Umanità da parte dell'
UNESCO.
LE TIPOLOGIE DEL PROSECCO
Il Prosecco è uno spumante che viene elaborato grazie al
metodo Martinotti o charmat che prevede la rifermentazione del vino in autoclave su una base di lieviti. La materia prima è il vitigno Glera, un’uva semi-aromatica che ama i terreni con buona esposizione al sole e ben drenati.
A seconda della quantità di residuo zuccherino contenuta nel vino si distinguono le seguenti tipologie di spumante Prosecco:
- Extra Brut,
- Brut (la tipologia più moderna e che soddisfa i gusti del pubblico internazionale),
- Extra Dry
- Dry.
Il
Prosecco Millesimato è invece un vino ottenuto dalla lavorazione delle uve di una specifica annata. Oltre alla tipologia
Spumante, che è la più diffusa per distacco, il vino Prosecco può essere elaborato anche nelle tipologie
Tranquillo, la meno conosciuta e diffusa, e
Frizzante, che prevede una rifermentazione in autoclave con una pressione bassa (2,5 bar) che regala un vino fresco, piacevole e vivace, con bollicine più leggere rispetto al Prosecco spumante.
LE DENOMINAZIONI DEL PROSECCO
Dopo essere stato commercializzato con la denominazione Prosecco IGT durante gli anni ‘90, nel 2009 il Prosecco ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata ed alcune aree specifiche sono state riconosciute DOCG per l’elevatissima qualità dei loro prodotti. Si tratta dei due cru di
Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ed
Asolo Prosecco DOCG che possono inoltre fregiarsi della menzione Superiore riservata alla tipologia spumante. Secondo la disciplinare il Prosecco DOC può essere prodotto in tutto il Friuli Venezia Giulia (province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine), ed in 5 province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova e Belluno). Esiste inoltre la
DOC Prosecco di Treviso che riguarda esclusivamente 95 comuni di questa provincia. La
DOCG Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Superiore comprende invece solo 15 comuni in cui i vitigni crescono ad un’altitudine compresa tra 100 e 450 m.s.l.m. Tra tutti spicca il
cru di Cartizze, una collina situata nella frazione di
San Pietro di Barbozza del comune di Valdobbiadene che con i suoi 107 ettari vitati produce le migliori uve per la produzione di Prosecco. Ciò si deve alla particolare combinazione tra
terreni antichi e
microclima favorevole. Quado si parla di Prosecco di
Conegliano Valdobbiadene DOCG Rive ci si riferisce invece a vini ottenuti da uve coltivate in terreni particolarmente ripidi e scoscesi, ovvero le “rive” nel dialetto locale.
LA DEGUSTAZIONE DEL PROSECCO
La cittadina di Conegliano è la culla del vino Prosecco e vanta la prima Scuola Enologica d’Italia fondata nel lontano 1876. Degustare un Prosecco è sempre un’esperienza estremamente piacevole. Il vino si presenta al calice con un intenso colore giallo paglierino assieme ad un
perlage fine e pregevole. Il bouquet aromatico è ricco e variegato e propone toni fruttati di mela e pesca, accompagnati da freschi aromi floreali e di lieviti. All’assaggio risulta sapido, minerale, morbido ed
estremamente fresco. La facile beva invita a proseguire nell’assaggio per scoprire anche il
retrogusto amarognolo.
GLI ABBINAMENTI DEL PROSECCO
Da oltre due decenni a questa parte Prosecco è sinonimo di
aperitivo: per poterlo degustare al meglio il vino va servito fresco, a una
temperatura compresa tra 6° ed 8° C in un classico calice a tulipano. La sua duttilità lo rende anche un vino molto utilizzato nella preparazione di cocktails, con lo
Spritz primo fra tutti, ma anche
Bellini ed
Hugo.
Il miglior Prosecco di Valdobbiadene può essere abbinato ad antipasti di salumi, specialmente
prosciutto cotto e
mortadella, ed alle
tartine al salmone o al paté. Altri abbinamenti classici del Prosecco sono quelli con verdure tipiche della regione come gli
asparagi o il
radicchio trevigiano, oltre a
zucchine e spinaci. Un buon Prosecco può essere abbinato anche a diversi piatti di pesce e frutti di mare, come il
filetto di orata o spigola, ma anche
capesante,
gamberi e
scampi. Alcune tipologie come il
Prosecco di Valdobbiadene Superiore Dry possono essere servite anche per il momento del
dessert, per accompagnare della pasticceria secca o una crostata di frutta.
I PREZZI DEL PROSECCO
Il
prezzo medio di una bottiglia di Prosecco è estremamente accessibile. Si parla infatti di
soli 8 euro per questo gioiello del made in Italy.
Tra i migliori Prosecchi troviamo quelli prodotti da cantine storiche come
Astoria,
Borgo Molino,
Colsaliz,
Foss Marai e
Mionetto. Il prezzo del Prosecco di Valdobbiadene di questi produttori non supera i 10 euro anche per bottiglie ricercate come il
Corderíe Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG di
Astoria. Il prezzo del
Prosecco di Valdobbiadene Superiore di
Follador, altro grande interprete delle bollicine, si aggira invece sui 22-25 euro. Tra le tante opzioni disponibili per acquistare Prosecco online, un’offerta da non lasciarsi sfuggire per una celebrazione coi fiocchi è la bottiglia
Magnum Motivo Spumante Rosé di
Borgo Molino in offerta a 24,9 euro.