Vin Barolo

Il Barolo, conosciuto anche come “il re dei vini”, è uno dei più pregiati vini rossi italiani e del mondo. È uno dei prodotti di punta delle Langhe piemontesi e per via della sua fama e grande qualità è stato tra i primi vini ad avere una propria DOCG già nel 1980.

La storia

La viticoltura ha una storia secolare nel nord Italia, ma fino alla metà dell'Ottocento il vino piemontese era per lo più rustico e dolce. Il Barolo come lo conosciamo è stato creato da Camillo Benso Conte di Cavour che, con l'aiuto dell'enologo francese Louis Oudart prima e grazie alla collaborazione con Pier Francesco Staglieno poi, diede vita ai primi vini secchi, dal carattere molto marcato.

Il monarca della dinastia regnante dell'epoca, Carlo Alberto di Savoia, amava così tanto questi nuovi vini che iniziò a piantare vigneti intorno ai suoi castelli e questa associazione con la regalità portò questo vino a essere conosciuto come "il vino dei re" e poi a convertirsi nel "re dei vini".

Lo stile del Barolo si è evoluto nuovamente negli anni '70 e '80 del Novecento, quando le tendenze dei mercati internazionali del vino prediligevano vini meno tannici che non avevano bisogno di essere invecchiati tanto prima di essere bevuti. Il braccio di ferro stilistico tra i modernisti e i produttori tradizionalisti, tra cui Vietti, Marcarini e Giuseppe Mascarello, è stato soprannominato dalla stampa le “guerre del Barolo”. Oggi alcuni modernisti sono tornati a utilizzare grandi vecchie botti di rovere per produrre i loro vini, mentre alcuni tradizionalisti hanno incorporato nel loro processo di lavorazione tempi di macerazione più brevi.

La DOCG

La denominazione Barolo DOCG è stata creata nel 1980 (anticipata dalla DOC nel 1966) ed è situata nella parte nord-occidentale delle Langhe, sulla sponda destra del fiume Tanaro dove il fiume compie una svolta di 90 gradi verso est. La città di Alba si trova poche miglia a nord-est dal comune di Barolo, separandolo così da Barbaresco, altro comune famoso per il proprio vino DOCG. Nonostante le piccole dimensioni della denominazione, l’area è densamente sfruttata per la viticoltura, e con questi risultati non potrebbe essere diversamente.

Secondo la disciplinare i vini possono essere prodotti in tutto il territorio comunale di Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d'Alba, ed in alcune zone dei comuni di Monforte d'Alba, La Morra, Novello, Verduno, Grinzane Cavour e Diano d'Alba. Rientrano nella DOCG anche Cherasco e Roddi. In realtà, quasi il 90% della denominazione riguarda cinque borghi: La Morra, Barolo, Castiglione Falletto, Monforte d'Alba e Serralunga d'Alba situati lungo la Strada del Barolo. Questi cinque comuni sono i più famosi della DOCG e vengono considerati come la culla delle espressioni più significative di questo straordinario vino rosso italiano.

Come nasce il vino Barolo

I vini sono ottenuti dall’uva Nebbiolo, un vitigno a bacca rossa con acini piccoli e dalla buccia sottile generalmente ricchi di acidità e tannini. In Piemonte il Nebbiolo è uno dei primi vitigni a germogliare e l'ultimo a essere raccolto, con la vendemmia che generalmente avviene a fine ottobre. Secondo la disciplinare della DOCG, il vino deve essere elaborato esclusivamente con uve Nebbiolo ed essere invecchiato per almeno 38 mesi, mentre il Barolo Riserva passa per un affinamento di almeno 62 mesi. Questo perché le uve Nebbiolo sono molto ricche di tannini ed è dunque necessario un lungo processo di invecchiamento per ammorbidirli e permettere al vino di sviluppare i suoi aromi fini. A questo si aggiunge un tempo minimo consigliato per l'affinamento in bottiglia compreso tra 5 e 10 anni ed un potenziale di invecchiamento che supera i 20 anni. Ogni anno vengono prodotte circa 14 milioni di bottiglie di questo vino.

Un’altra specialità della zona è il Barolo Chinato, un pregiato vino aromatizzato e liquoroso prodotto grazie all’aggiunta di china, erbe aromatiche e spezie ad una base di vino Barolo. Il Barolo Chinato si beve solitamente come digestivo o abbinato al cioccolato fondente. Poiché può essere prodotto solo con vino Barolo, la sua produzione rientra nella denominazione Barolo DOCG.

Degustazione ed abbinamento

I tratti distintivi di questi vini sono gli aromi di liquirizia, amarena, catrame e rose, il colore rubino brillante che sfuma verso il granato con il passare del tempo, i tannini decisi, un’acidità elevata e una gradazione alcolica relativamente elevata che può raggiungere i 14,5%. Nel tempo, i tannini si ammorbidiscono e la complessità del vino si arricchisce con sentori di tartufo, cioccolato fondente e note terrose.

Nonostante le differenze nei vari terroir e cru della denominazione e le differenze espressive dei vignaioli a livello di processo di vinificazione, queste qualità chiave tendono ad essere caratteristiche comuni nella maggior parte dei vini di questa denominazione.

Alcuni degli abbinamenti più immediati sono le classiche specialità piemontesi come il tartufo, la selvaggina e i formaggi stagionati o dal sapore forte. Il Barolo può essere degustato in compagnia di brasati di carne come agnello, manzo o cinghiale, con un saporito risotto ai funghi o al tartufo, ma anche con salumi e paté.

Questo vino si presta anche molto bene come ingrediente in cucina, per cui gli chef della regione lo usano per creare leccornie come il brasato al Barolo ed il risotto al Barolo.

I migliori Barolo e le annate più importanti

Tra i produttori di spicco troviamo la storica cantina Marchesi di Barolo, dove questo vino è nato a metà dell’Ottocento. Altri produttori di fama mondiale i cui vini sono stabilmente ai primi posti delle classifiche di qualità sono Vietti, Fontanafredda, Michele Chiarlo, Bruno Giacosa, Bartolo Mascarello, Giuseppe Mascarello, Ceretto e Gaja.

La grande popolarità del vino si è rafforzata ulteriormente negli ultimi anni grazie ad un’impressionante serie di annate registrate dal 2010 in poi che vanno da molto buone ad eccellenti. I vini del 2010 e del 2016, in particolare, sono considerati da molti critici tra i migliori di sempre e le annate 2013 e 2015 non sono da meno. I migliori vini del 2012 e del 2017 hanno ottenuto anch’essi critiche entusiaste mentre per la più recente annata 2019 ci si aspetta di trovarsi a degustare vini potenti ed espressivi. Volgendo lo sguardo più indietro troviamo molte altre annate leggendarie come 1947, 1971, 1982, 1990, 1997 e 1999.

Prezzi del Barolo

I prezzi generalmente oscillano tra i 50 ed i 55 euro per una bottiglia di buona qualità, ma può facilmente superare i 150 euro per le migliori annate dei produttori più rinomati, come nel caso del Barolo Brunate di Vietti e del Barolo di Fontanafredda.

Tra le offerte speciali per i grandi appassionati troviamo la cassa in legno con 3 bottiglie del pregiatissimo vino Lazzarito Barolo Docg della cantina Vietti disponibile a 515 euro. Il prezzo del Chinato oscilla invece tra i 25 ed i 35 euro.

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  1. 1
    Barolo Riserva Docg 2015 Vietti
    Prix catalogue:
    193,98 €
    Prix:
    145,00 €
    Économisez:
    48,98 € (25%)
  2. 2
    Barolo Cerequio Docg 2015 Michele Chiarlo
    Prix catalogue:
    113,46 €
    Prix:
    85,00 €
    Économisez:
    28,46 € (25%)
  3. 3
    Barolo Massara Docg 2015 Castello di Verduno
    Prix catalogue:
    68,93 €
    Prix:
    55,00 €
    Économisez:
    13,93 € (20%)
  4. 4
    Barolo del Comune di Serralunga D'Alba Docg 2015 Negro Angelo
    Prix catalogue:
    52,46 €
    Prix:
    44,00 €
    Économisez:
    8,46 € (16%)
  5. 5
    Cassa 6 bt. Barolo Serralunga D'Alba Docg 2015 Negro Angelo
    Prix catalogue:
    401,38 €
    Prix:
    280,00 €
    Économisez:
    121,38 € (30%)
  6. 6
    Verticale Barolo Cerequio + Magnum Michele Chiarlo
    Prix catalogue:
    1 390,80 €
    Prix:
    980,00 €
    Économisez:
    410,80 € (30%)