Vinos Puglia

Se l'Italia è uno dei maggiori produttori di vino al mondo il merito si deve anche alla Puglia, che ne produce più di ogni altra regione italiana: circa il 17% del totale del vino italiano proviene dalla Puglia che è patria soprattutto di vini rossi e rosati a base di uve Negroamaro e Primitivo, i due vitigni più importanti della regione.

UN TERROIR IDEALE PER LA VITICOLTURA

In tutta la Puglia il paesaggio è caratterizzato da un susseguirsi di uliveti e vigneti. La regione è responsabile di quasi la metà della produzione italiana totale di olio d'oliva e ha una reputazione di lunga data come produttore di vino. La viticoltura è infatti profondamente radicata nelle tradizioni locali ma fino a una ventina d'anni fa buona parte delle uve pugliesi veniva utilizzata solo per aggiungere “sostanza” ai vini prodotti nel resto d'Italia. Ma oggi le cose sono cambiate drasticamente ed ora che la regione ha iniziato a scrollarsi di dosso la sua reputazione di vini da taglio piatti e alcolici, la Puglia ha l'opportunità di sedurre il mondo con i suoi vini rossi e rosati.

In termini di terroir, la Puglia possiede una formidabile gamma di strumenti naturali per favorire la crescita prolifica della vite. Il caldo clima mediterraneo, il sole persistente e le brezze marine occasionali creano un ambiente quasi perfetto per la viticoltura. La geologia della regione mostra una tendenza verso il calcare cretaceo sotto strati di depositi quaternari ricchi di ferro, più visibili nei suoli intorno alle Colline Joniche Tarantine.

LE ZONE VITICOLE PRINCIPALI

La Puglia del vino può essere divisa grosso modo in 3 zone principali, che corrispondono alle sue province amministrative: Foggia a nord, Bari e Taranto al centro e Brindisi e Lecce a sud. Se nella zona più a nord le uve prevalenti sono quelle utilizzate in tutto il centro-nord Italia, come Sangiovese e Montepulciano d’Abruzzo, a sud i vini sono ottenuti da vitigni autoctoni che spesso non è possibile trovare altrove, come il Susumaniello e l’Ottavianello. Le uve pugliesi più purosangue sono il Negroamaro e il Primitivo, mentre il Verdeca è l'unico esempio saliente tra i vitigni a bacca bianca in questa regione calda e dominata dai rossi. Il Primitivo è di casa a Manduria e Gioia del Colle, e dà vita a vini robusti e potenti. Il Negroamaro è invece la spina dorsale della maggior parte dei vini DOC della Puglia meridionale: Alezio, Matino, Galatina, Copertino, Nardo, Leverano, Lizzano, Salice Salentino, Squinzano e Brindisi.

I VINI DOC DELLA PUGLIA

Il vitigno più diffuso è dunque il Negroamaro, coltivato quasi esclusivamente in Puglia, viene utilizzato per produrre alcuni dei migliori vini della regione, tra cui il Salice Salentino. L'epiteto di uva più famosa, però, va al Primitivo, i cui vini rossi pugliesi, tra cui il Primitivo di Manduria, sono generalmente di elevata gradazione alcolica e di buon corpo. Il Primitivo di Manduria Dolce Naturale è stata la prima DOCG di Puglia riconosciuta nel 2010. Oggi le DOCG sono 4 e riguardano in particolare l’area di Castel del Monte, in provincia di Barletta-Andria-Trani.
Qui abbiamo le DOCG Castel del Monte Nero di Troia Riserva, Castel del Monte Rosso Riserva e Castel del Monte Bombino Nero.

Le DOC sono 29 e le IGT sono 6. Nel cuore della Puglia troviamo un gruppo di DOC intorno a Barletta, Cerignola e Castel del Monte, dove l'uva Nero di Troia regna sovrana. Questa varietà rossa a bassa resa prende il nome dal vicino comune e solo recentemente viene riconosciuta per il suo potenziale per produrre vini di qualità. I vini bianchi pugliesi rappresentano invece meno del 20% della produzione complessiva ma stanno progressivamente crescendo di importanza. Uve locali come Bombino Bianco, Bianco d'Alessano e Verdeca si affiancano a varietà internazionali tra cui Chardonnay e Sauvignon per produrre risultati eccellenti. Tra i vini dolci troviamo invece il Moscato di Trani ed il vino Gravina DOC prodotto con uve Malvasia Bianca e Greco Bianco.

DEGUSTAZIONE ED ABBINAMENTO DEI MIGLIORI VINI PUGLIESI

• Negroamaro: Il nome Negroamaro richiama al colore piuttosto scuro degli acini e al tipico profilo amaro del vino pugliese ottenuto da quest’uva dalla buccia spessa e resistente alla siccità. Molti vini rosati pugliesi sono tipicamente ottenuti da Negroamaro, ma quest’uva è soprattutto la base del vino Salice Salentino, dallo splendido colore rosso rubino intenso con sfumature violacee. Gli aromi sono intensi e fruttati, accompagnati da note di spezie e tabacco e da tannini morbidi e rotondi all’assaggio. Gli abbinamenti gastronomici ideali sono l’agnello, il maiale e la lasagna. Una bottiglia da provare è il vino Salice Salentino di Leone de Castris, cantina che produce anche il famoso vino pugliese rosato Five Roses.
• Primitivo. Il Primitivo deve il nome alla sua vendemmia anticipata ad agosto. L'uva ha un contenuto zuccherino naturalmente alto e il suo vino è stato tradizionalmente elogiato per la sua elevata gradazione alcolica, che in alcuni casi può raggiungere fino al 18%. Gli aromi intensi di amarena e lampone hanno fatto guadagnare una crescente popolarità al Primitivo negli ultimi anni. Alcuni degli abbinamenti più intriganti per degustare questo vino pugliese rosso sono carne e pollame alla griglia, salsiccia e formaggi piccanti.
  Bottiglia da provare: Primitivo di Manduria Papale Linea Oro della cantina Varvaglione.

PREZZO DEI VINI PUGLIESI

Il prezzo di un ottimo vino rosso pugliese come il Primitivo di Manduria Papale può arrivare a superare i 30 euro, ma in generale i vini pugliesi hanno prezzi molto abbordabili che partono dagli 8 euro per un Negroamaro Rosato per arrivare ai 13 euro di un vino Salice Salentino e della maggior parte dei vini Primitivo.